Vecchio Carnevale Bloggereccio
Gennaio 2025 - la locanda
La profezia
La Locanda del Nettare Amaro
era un luogo malfamato, situato in un vicolo dell’Old Quarter. Nel salone la
luce fioca faceva percepire solo le ombre dei clienti: avventurieri, mercenari,
gangster, spie. In posti del genere ogni cliente ha un segreto da nascondere, le
conversazioni sono sussurrate e si possono sentire storie di incontri
pericolosi. In questo luogo dove ogni angolo cela segreti, Kintsune, una sera,
entrò in punta di piedi.
Kintsune, in vita, si chiamava
Yuki ed era stata così ribattezzata dagli uomini di IonLabs che la avevano trasformata
in una non-morta, infondendo in lei lo spirito dell’Angelo Vendicatore e
dandole il suo nuovo nome. Gli incantevoli lineamenti del suo viso erano
rimasti riconoscibili e la pelle chiara aveva assunto ora un pallore cadaverico.
Ordinò un bicchiere di vino bianco
con cui si inumidì la bocca. In realtà,
non aveva alcuna necessità di bere. Ma + era un modo per osservare gli
avventori al bancone. C’era tra questi un
uomo dal fisico imponente. La corporatura e i capelli portati un po’ lunghi
sulle spalle le apparivano familiari. Si avvicinò e gli fece un gesto con la
mano: il pollice, l’indice, il mignolo uniti e portati prima verso l’alto e poi
verso il basso.
“Se è lui, riconoscerà questo
gesto” – considerò tra sé. L’uomo imponente notò il segnale, lo conosceva molto
bene. Un nome e un volto balenarono alla sua mente: “Yuki?” Il nome della giovane uscì dalla bocca
dell’uomo. La bellissima donna riconobbe la voce del suo assassino, e sentì un
dolore sordo provenire dal più profondo dell’anima, l’unico dolore che da
non-morta poteva provare. Lo guardò dritto negli occhi l’uomo con uno
sguardo tagliente e gli urlò in faccia: "Perché? Perché mi hai tradito? Perché
mi hai ucciso?" Gli lanciò in faccia il contenuto del suo bicchiere di
vino.
A sentire l’urlo, gli avventori si
voltarono verso il bancone, che era diventato il palcoscenico dove una giovane
donna e un uomo di età matura stavano mettendo in scena una tragedia di potere,
denaro e sangue.
L’uomo si alzò
in piedi. "Non avrei mai dovuto farlo, Yuki. Ma il potere che cercavi era
troppo pericoloso. Ho dovuto fermarti."
“Che cosa?
Fermare Me? Per quale motivo?” – ribatté la giovane con voce tagliente mentre
sferrava un violentissimo ceffone all’uomo – “Pensavi che la morte potesse
fermare me, una donna nata per il potere??"
L’uomo sgranò
gli occhi. Incassò il colpo e abbassò lo sguardo per non far percepire troppo
il peso del rimorso che era evidente sul suo volto.
"C'era un
libro. E dentro quel libro c’era una terribile profezia che parlava di te,
Yuki. Delle tue brame di potere. Di cose che potrebbero avverarsi a causa del
tuo passato.”
Yuki, entrata nella gang, aveva partecipato
a sanguinose lotte di potere ed era considerata un’intrigante, una manovriera, alcuni
arrivarono a segnarla a dito come una donna disposta a vendersi pur di conquistare
un briciolo di potere. E potere, all’interno della gang, ne aveva tanto. Così
tanto da avere pestato i piedi a qualche intoccabile?
L’uomo che le stava di fronte,
alla fine, era un pesce piccolo. Aveva solo eseguito degli ordini. Se non
avesse ucciso Yuki, avrebbero ucciso lui. E se vendetta doveva essere, pensò
Yuki, questa doveva abbattersi su chi ne aveva voluto la morte e neutralizzare
la profezia.
"Forse sei ancora in tempo
nonostante tutto…” – la rassicurò l’uomo alzando la testa e guardando Yuki
direttamente negli occhi. Si riconciliarono. E così, in quella locanda
malfamata, due anime perdute iniziarono un nuovo viaggio, non più come nemici,
ma come alleati in cerca di risposte.
Storia ispirata al mondo di City of Mist
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